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La peculiarità del movimento rivoluzionario in Iran

Le rivendicazioni delle proteste riguardano gli  aspetti politici ( contro il regime della repubblica islamica) e  i diritti umani violati.

La protesta generale dell’Iran ha mostrato che le differenze etniche, religiose e il ruolo sociale della donna, non producono separazione e contrasti..    Il movimento è formato da giovani, come come confermato persino la radio televisione iraniana del regime della Repubblica Islamica.

La solidarietà espressa  in ogni nazione ha unito le comunità di iraniani in  tutto il mondo.

Le diverse classi di appartenenza, etnie, le minoranze religiose, LGPT, diverse professioni  si sono unite, compreso il mondo sportivo e  gli artisti.

La comunità internazionale, in particolare le personalità  dell’arte e della cultura e della politica e i giuristi , sono diventate la voce dell’Iran con la controinformazione sul  contenuto e le rivendicazioni  delle proteste  e le attività dei manifestanti sono state particolarmente evidenziate.

Le rivendicazioni di Donna- Vita- Liberta, hanno dimostrato di appartenere a una società progressista che le  sente come fondamentali per il vivere civile.

A fianco delle proteste nelle strade e le piazze, si è vista una battaglia ampiamente vinta dal movimento di solidarietà internazionale con Mahsa Amini in Twitter,  con oltre 284 milioni ha raggiunto un risultato mondiale senza precedenti.

Il governo iraniano ha sguinzagliato le forze repressive nelle piazze e  ha messo in atto l’interruzione di Internet  cercando di soffocare il movimento senza alcun risultato significativo.

I Media vicini al regime hanno cercato  di raggiungere la popolazione  moltiplicando  i reporter, fornendo statistiche  non veritiere sulle manifestazioni e sugli arresti;   le stesse statistiche fornite dagli organismi indipendenti sono sottostimate, perché il regime usa il ricatto come elemento di pressione verso i famigliari degli arrestati.

Questo movimento che risulta, attualmente, senza una leadership ha dimostrato che la società iraniana, e in particolare le nuove generazioni, è decisa e consapevole delle proprie rivendicazioni.

Le etnie iraniane, in particolare i cittadini Curdi e Bellucci, che sono di religione mussulmana sunnita, in queste proteste hanno un ruolo particolare;  sono stati testimoni di azioni repressive  ancor più sanguinose in seguito alle loro proteste.

Dal  17 Settembre 2022 al 18.12.2022,  il movimento rivoluzionario ha cominciato con lo slogan,  Donna! Vita! Libertà! (Esso si basa sulla convinzione che la liberazione della donna sia la pietra miliare per la liberazione di tutta la società). in 164 città, 145 università  ( 54 università pubbliche e 42 scuole mediche pubbliche, e poi ci sono 289 università private) e  ha organizzato 1122 manifestazioni pacifiche, in tutto l’Iran  rivendicando il superamento del regime disastroso. 

 

Ad opera delle forze repressive della Repubblica Islamica, 

si è creata un’atmosfera spietata di violazione di diritti umani, culminata nell’ uccisione di  oltre 500  manifestanti, di cui 67 bambini( ultima Massuomeh 14 adolescente  stuprato e ucciso per avere tolto il suo velo). 

 

Sono state indagate oltre 4000 persone, 642  studenti,   arrestando    oltre  19.324 cittadini.  Questa cifra è sotto stimata a causa del  clima di terrore contro i famigliari degli uccisi ed arrestati.

 

Per il momento sono stati impiccati  due  manifestanti   Mohsen Shekari  e Majidreza Rahnavard che erano  in prigione reo confessi dopo la tortura  con processi  farsa e vergognosi esageratamente iniqua senza assistenza di legali e i testimoni  spesso sono  membri di pasdaran, che si presentano puntualmente in vestito borghese.