Help for Gaza

Il progetto si sviluppa in collaborazione con Sanitari per Gaza Veneto che è una rete di operatori sanitari che interviene in casi umanitari provenienti dal conflitto in Palestina. 

Nello specifico il primo caso sanitario che supportiamo è quello di Shaymaa, una bimba di 9 anni arrivata in Italia nel maggio 2024. 
Era novembre 23, da un mese su Gaza piovevano bombe, fra qualche giorno sarebbe stato il compleanno della bimba. Una bomba colpisce l’edificio vicino alla sua casa, l’esplosione sfonda le finestre e la bimba viene colpita assieme alla sorella mentre stavano giocando. 

Shaymaa viene colpita alla parte destra del corpo con profonde ferite al braccio e alla gamba dx.  Per salvarle la vita in ospedale le sono amputati d’urgenza entrambi gli arti. E’ stata un’operazione estremamente complessa avvenuta in condizioni di emergenza sotto i bombardamenti israeliani. 

A gennaio 24 Shaymaa riesce ad arrivare Al Cairo, tramite la fondazione Gaza Kinder Rilief, dove vive uno zio e così entra nel progetto di Save a Child che la porta in Italia grazie ad un corridoio umanitario. Prima a Trieste e poi a Padova, dove la bambina viene accolta da Sanitari per Gaza.
A ottobre 24 Shaymaa viene sottoposta ad intervento ai monconi dei due arti per un adeguamento per l’innesto delle protesi. Dopo un lungo periodo di fisioterapia, a febbraio 2025 viene innestata la protesi alla gamba e, dopo un mese, la protesi al braccio.
Gli interventi chirurgici sono stati garantiti dal SSN grazie ad un protocollo speciale legato alle Emergenze sanitarie. 

Tutte le altre spese invece sono da sostenere con il volontariato. Qui interveniamo a supporto noi come associazione. 
 
Quali sono le necessità? 
La bimba è qui con uno zio ed entrambi vivono a Padova.Bisogna supportare vitto, alloggio, assistenza quotidiana e spostamenti vari. La bimba ha bisogno di continui cicli fisioterapici con l’affiancamento di una mediatrice linguistica. 
Shaymaa deve essere supportata nella sua frequenza scolastica (libri, materiali, presenza di insegnante di arabo).

La bimba e lo zio sono seguiti da uno psicologo che monitora costantemente lo stato di salute di queste due persone che arrivano da situazioni dove l’umanità è andata perduta. 

L’obiettivo del progetto è di restituire nel più breve tempo possibile Shaymaa alla sua famiglia facendola ritornare dalla mamma camminando, su “due scarpe” come dice lei. 

La collaborazione con Sanitari per Gaza invece continuerà per altri casi sanitari che si presenteranno.

Per informazioni su come poter aiutare scrivere al nostro indirizzo email 1514oltreilmuro@gmail.com.